venerdì 23 settembre 2011

E CHE CI VUOLE ??!??


Il gradasso aveva apostrofato per bene, scandendo con enfasi le poche parole. L’altro, per nulla turbato da tanta faciloneria, cedeva volentieri l’incomodo e lasciava che a tanti facili propositi pronunciati potessero seguire dei fatti tangibili.
La maniglia era dura e di girare non ne aveva proprio l’intenzione.
Gli altri passeggeri stavano già valutando l’ipotesi di raggiungere un’altra porta per poter scendere alla fermata.
Sul vetro non vi era nessun cartello con la dicitura “guasta”, che ne facesse presupporre l’impossibilità dell’apertura.
Le altre porte erano tutte aperte e i passeggeri vi scendevano normalmente.
Il tale che aveva per primo tentato l’apertura si era unito al gruppo che si era diretto verso una delle altre due porte che vi erano nei pressi e, dopo poco, oltrepassatala, si era ritrovato sulla banchina, giusto in tempo per vedere la porta richiudersi ed il treno ripartire.
Dietro l’altra porta, ancora chiusa, vi armeggiava l’altro: non si era reso conto che la maniglia era bloccata e che, se voleva scendere, ormai alla prossima fermata, doveva cambiare uscita.

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